Festa del Raccolto Urbano 2020: una comunità intorno al cibo

La Festa del Raccolto Urbano, nata nel 2016 grazie all’iniziativa di Fruttorti Parma, ha permesso quest’anno la raccolta di oltre 300 cassette di cachi. I volontari hanno potuto contare anche su un cestello elevatore appositamente noleggiato, anche con il contributo del DES Parma, che come sempre ha fornito anche il patrocinio.

Edizione eroica, sotto una pioggia battente, centinaia di frutti, buoni e sani (come da analisi effettuate), raccolti in cassette in libera offerta ai cittadini. Tanti gli abitanti che hanno partecipato all’evento, chi raccogliendo, chi portando qualcosa di caldo agli altri, chi smistando i frutti nelle cassette, chi facendo una generosa donazione. La Festa non è solo raccogliere la frutta, ma nel corso nelle edizioni si è creata una comunità, come spesso accade, intorno al cibo. L’intenzione di tagliare gli alberi che “sporcavano”, con i loro frutti maturi, ha fatto nascere una sinergia positiva tra associazioni del territorio e abitanti del quartiere. Una comunità pronta ad agire, a organizzare, a raccogliere frutta e fondi. Un esempio di contro proposta costruttiva, positiva, inclusiva e sostenibile.

Negli anni 50 qualcuno ha piantato centinaia di alberi di cachi nei quartieri poveri della città. Gli alberi non rappresentano solo una fonte di sostentamento, ossigeno, ombra, bellezza e contrasto all’inquinamento e al riscaldamento globale per i cittadini ma sono una risorsa anche per gli animali, come gli uccelli, che riescono a sopravvivere tra il cemento proprio grazie a queste piccole e insospettate oasi di cibo e rifugi.

La festa continua in modo diffuso per tutto il mese di Dicembre durante il quale i cittadini sono invitati ad andare a raccogliere i cachi con i raccoglifrutta nelle vie della città dove sono presenti.

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