Lo sfruttamento nel piatto, indagine sulla filiera agricola
Al supermercato siamo contenti di trovare passate di pomodoro e arance ‘sottocosto’.
Spesso le compriamo, soddisfatti del risparmio. Poi capita di indignarci leggendo certe notizie spaventose sui lavoratori delle campagne.
C’è un filo comune che lega quelle notizie ai nostri comportamenti d’acquisto.
Questo libro indaga la filiera di alcuni prodotti agricoli ad alto rischio, dalle arance ai pomodori, all’uva. Andando a ritroso dal supermarket ai centri di distribuzione, fino alle serre e ai campi, scopriamo che la brutalità del caporalato e la ‘modernità’ della globalizzazione convivono senza scontrarsi. E che l’economia globale porta i contadini di Rosarno a competere con quelli brasiliani; i pugliesi con i cinesi; i piemontesi con gli spagnoli.
I ghetti sono la parte visibile del problema. Le cause vanno cercate in una filiera dominata dagli intermediari e sovrastata da oligopoli capaci di imporre i prezzi, a ogni costo. Antonello Mangano ci accompagna in un lungo viaggio dagli agrumeti di Rosarno alle industrie di succo d’arancia tra Messina e Catania, dai supermercati del milanese ai campi di pomodori di Foggia e Ragusa, fino alle centrali logistiche padane. Infine, scopriremo i frutteti di Saluzzo e i vigneti del Chianti, perché lo sfruttamento si annida persino nelle aree più ricche.
Il libro si chiude con una domanda cruciale: se non voglio essere ‘complice’ di un sistema ingiusto, come devo comportarmi? Le alternative sono numerose; tra queste troviamo anche i Gas (Gruppi di acquisto solidale) ed i sistemi di PDO (Piccola Distribuzione Organizzata).
Su terrelibere.org, in questa pagina trovate una raccolta di soluzioni sistemiche per risolvere il problema. In questa pagina un percorso didattico dallo sfruttamento al consumo, sulla schiavitù e complessità nel sistema agricolo italiano.
L’intervista ad Antonello Mangano, autore del libro “Lo sfruttamento nel piatto. Quello che tutti dovremmo sapere per un consumo consapevole”, andata in onda il 13 febbraio 2020 su Rai Radio 3 all’interno del programma FAHRENEIT.