Cooperativa Arvaia, 2000 euro dai Gas di Parma

La scorsa estate la cooperativa agricola Arvaia di Bologna ha subito un grave atto vandalico che ha causati ingenti danni alle strutture ed alle coltivazioni.

La macchina della solidarietà si era messa subito in moto ed anche i Gas di Parma, coordinati dal Distretto di Economia Solidale, hanno deciso di dare un segnale di vicinanza.

Nelle scorse settimane è stato aperto un ordine di “passate sospese”, trasformati di pomodoro prodotti dalla cooperativa che andranno in dono a famiglie in difficoltà e mense solidali della capitale di regione e contestualmente contribuiranno a ripianare i danni subiti.

La raccolta fondi ha dato un ottimo riscontro ed anche il Des ha pensato di contribuire insieme ai Gruppi di Acquisto Solidali a concretizzare la solidarietà nei confronti della cooperativa bolognese.

Sono stati così raccolti duemila euro che saranno in questi giorni bonificati ad Arvaia.

Nello scorso mese di dicembre la cooperativa si era presentata ai gasisti parmigiani in un incontro dedicato.

Stefano Ramazza aveva presentato la storia di Arvaia, una delle più importanti esperienze italiane di comunità di supporto all’agricoltura, attiva dal 2013 nel Parco Città Campagna di Villa Bernaroli, nel quartiere Borgo Panigale-Reno, a Bologna.

La cooperativa coltiva un appezzamento di 47 ettari messo a disposizione dell’amministrazione comunale e produce per circa 500 soci gli ortaggi che le famiglie porteranno per tutto l’anno sulle loro tavole.

L’esperienza è nata da soci dei Gas, da volontari, da cittadini intenzionati a cambiare stile di vita, tra i quali i soci lavoratori che oggi coltivano i terreni e si occupano della produzione.

Arvaia partecipa anche al mercato contadino bolognese del sabato con un listino fisso in linea con quello di Campi Aperti. Nell’anno in corso Des e Intergas daranno vita a Parma ad un progetto di coltivazione condivisa, Coltiviamo Insieme, che si ispira proprio al modello di rete alimentare avviato dalla cooperativa bolognese. Un paniere di 26 ortaggi selezionati assieme a 6 piccole aziende agricole del nostro territorio.

Un nuovo modo di intendere i consumi familiare e la modalità di scelta dei nostri alimenti quotidiani, uno strumento per garantirci cibo buono e sano, ad un prezzo giusto sia per chi acquista che per chi produce, garantendo la conoscenza dettagliata di tutta la filiera.

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