Parole condivise: Sobrietà, solidarietà e “giardinaggio colto”

Per  alcuni è terminato il tempo di vacanza dal lavoro o dagli impegni quotidiani, mentre altri sono rimasti al lavoro o coinvolti nelle loro cose di vita.
E’ tempo anche di dolore, una delle condizioni della vita.
Ma per tutti può essere sempre tempo di riflessione.
In questa fine agosto, per riflettere abbiamo scelto due parole e una azione.
Le due parole stanno bene insieme, almeno a noi sembra cosi.
Non solo perché finiscono uguali, in rima.
Ma perché insieme danno idea di essere una risposta.
Rispondono alle questioni che stanno incidendo in questo nostro tempo e sulla vita umana , sulla terra , tutta.
Non costituiscono LA risposta, lo sappiamo. La loro combinazione, ed è quasi naturale che lo sia, però, risponde.
L’uomo, la specie, per la terra e la vita sulla terra, costituisce un immane problema. Difficile praticare le soluzioni che le scienze e le tecniche permettono e permetteranno. Da sole.
E’ da tanto che da piu parti si invocano cambiamenti. Concentrandoci sul presente, solidarietà e sobrietà possono sviluppare una discreta potenza in questo senso.
Con un pizzico di giardinaggio. Giardinaggio?
Immaginate un “giardino “, da custodire, coltivare e preservare, per tutti.
Il giardiniere semina, cura, accudisce, interviene.
E’ per questo che essere ecologicamente COLTI, significa comprendere i principi organizzativi di base delle comunità ecologiche e utilizzarli per realizzare COMUNITA UMANE.
In un giardino comune. Vicino.
Sobrietà, solidarietà e un pizzico di “giardinaggio, colto”.

Suggestioni, di qualche tempo fa:
Anno 1222,794 anni fa: incoronazione di Sundjata Keïta sovrano dell’Impero del Mali, proclamazione della Carta Manden :
• « ogni vita è una vita »
• « il torto richiede una riparazione »
• « aiutatevi reciprocamente »
• « veglia sulla patria »
• « combatti la servitù e la fame »
• « che cessino i tormenti della guerra »
• « chiunque è libero di dire, di fare e di vedere »

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